Per amor proprio Perché l'Italia deve smettere di odiare l'Europa (e di vergognarsi di sé stessa)

Per amor proprio

Perché l'Italia deve smettere di odiare l'Europa (e di vergognarsi di sé stessa)

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«Raramente m'è capitato di leggere un saggio di economia e di politica così informato e ragionevole nella sostanza e però così chiaro, facile e avvincente nella forma. »
Corriere della Sera - Michele Salvati

La politica nel nostro paese è piena di odio e colpi bassi, ma tutti riconosciamo nell’Italia la nostra identità comune. Dobbiamo accettare che lo stesso valga per l’Europa, perché è la nostra realtà del ventunesimo secolo. Rendere tabù qualunque dubbio sulle scelte di Bruxelles, come fanno gli europeisti a ogni costo secondo i quali noi italiani abbiamo sempre torto e gli altri sempre ragione, non ha fatto che regalare il monopolio della critica a chi l’Europa vuole distruggerla. E rendere tabù l’amor proprio nazionale ne ha lasciato l’esclusiva a chi lo usa come una clava. Per l’Italia, invece, la scelta non è fra Bruxelles e la via sovranista, ma fra l’integrazione con gli europei e la sottomissione all’impero degli altri: russi, cinesi, americani o i colossi del Big Tech.
Per gli italiani è arrivato il momento di capire che se vogliono davvero fare i propri interessi devono imparare a rivendicarli con forza e determinazione, senza che questo significhi in alcun modo indebolire o distruggere il sistema europeo. Per farlo occorre però prima di tutto togliere l’Europa ai sovranisti e agli europeisti di professione, per restituirla ai nostri figli, e a noi stessi. Senza arroganza, né complessi di inferiorità.

Per amor proprio è un saggio sulla crisi d’identità di noi italiani e il bisogno di ritrovare il senso del nostro posto in Europa.


Detalles de eBook

  • Editor

  • Idioma

    Italian
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    Italian
  • Fecha de publicación

  • Contador de páginas

    144
  • Colección

Sobre el autor

Federico Fubini

FEDERICO FUBINI (Firenze, 1966) è inviato
e editorialista del Corriere della
Sera, di cui è vicedirettore ad personam.
È passato da Firenze a Bruxelles,
dove ha vissuto per quasi dieci anni a
partire dal 1994. Ha studiato greco antico
all’università dedicandosi poi all’economia
e alla finanza. Ha vinto il Premio
Estense con Noi siamo la rivoluzione
(2012), il Premio Capalbio e il Premio
Pisa con La maestra e la camorrista
(2018). Con Longanesi ha pubblicato,
nel 2019, Per amor proprio. Perché
l’Italia deve smettere di odiare l’Europa
(e di vergognarsi di sé stessa), vincendo
il Premio Orsello.

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