L’ascolto della coscienza Una ricerca filosofica

L’ascolto della coscienza

Una ricerca filosofica

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Come pensare la coscienza nell’epoca in cui si cerca di riprodurla tecnicamente, nell’età dell’Intelligenza Artificiale? Può la nozione di coscienza risolversi interamente in quella d’intenzionalità? “Io” e “Sé” sono sinonimi? L’idea di partenza di questo libro è che la proprietà più genuina della coscienza umana risiede nella capacità di interrogarsi, di mettersi radicalmente in questione. Il problema filosofico della coscienza umana viene perciò analizzato in una forma autointerrogativa che si sviluppa cercando una via oltre l’opposizione tra la visione internalista (fenomenologica) e quella esternalista (linguistico-sociale). Un percorso a ritroso che da Wittgenstein risale a Platone per tornare, in conclusione, al dibattito più recente discutendo le teorie di Dennett e Searle. Come soglia inaggirabile della coscienza, in tale percorso, emerge la figura dell’altro in sé. La coscienza appare così come un confine attivo tra esterno e interno dove risulta decisiva l’istanza della voce. Una voce chiede di essere ascoltata, e proprio nell’ascolto l’Autore vede quel gesto del pensiero che sta all’origine della coscienza stessa.

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Sull'autore

Fabrizio Desideri

Fabrizio Desideri è Professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. È membro del Comitato scientifico di diverse riviste internazionali, tra cui la “Nouvelle Revue d’Esthétique", “Paragrana”, “Philosophy International Journal” (PhIJ), “Rivista di Estetica”, “Estetica. Studi e ricerche”, è codirettore di “Atque. Materiali tra filosofia e psicoterapia” e, dal 2008, direttore della rivista online “Aisthesis. Pratiche, linguaggi e saperi dell’estetico”. Dirige presso l’Editore Mimesis la collana “Estetica/Mente/Linguaggi”.

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