Brigitte Reimann

Brigitte Reimann nasce a Burg, in Sassonia-Anhalt, nel 1933. Paragonata a Christa Wolf, cui la lega una profonda amicizia, è stata insegnante, giornalista e scrittrice. Politicamente impegnata, segnata dalla poliomielite infantile, sentimentalmente esuberante (quattro matrimoni, molti amanti), non si iscrive mai al Partito, né viene mai coinvolta in attività di spionaggio dalla Stasi. Nel 1960, dopo che suo fratello passa all’Ovest, inizia la stesura di questo romanzo, che vedrà la luce tre anni più tardi, dopo il passaggio della censura, quando ormai il Muro di Berlino divide i due mondi. Muore di cancro a soli 39 anni. Considerata un classico e tradotta in tutte le maggiori lingue europee, Brigitte Reimann è autrice anche di racconti, epistolari, diari pubblicati postumi. Oltre a questo romanzo, in italiano è già uscito Franziska Linkerhand (Voland). Grazie a questa nuova edizione integrale, apparsa anche in lingua inglese, il mondo sta riscoprendo una scrittrice tra le più rilevanti della Germania del dopoguerra.